Il Cantastorie a lavoro

22.09.2020 16:55

Il lock down e tutte le restrizioni nate con la follia del Covid (virus esistente, ma per molti aspetti forse anche eccessivamente condotto a distruggere interi settori dell'economia) ci hanno costretto a fermarci, soprattutto in questo momento, in cui l'incertezza è enorme e non si può programmare quasi nulla se non qualche manifestazione per l'estate prossima, forse per la primavera. Ovviamente bisognerà andarci con i piedi di piombo, perchè già la stagione calda, appena trascorsa, per noi non è stata molto generosa, abbiamo avuto un notevole calo di serate, praticamente da oltre venti a sette soltanto, e a prezzi stracciati. Insomma volevamo esserci comunque e ci siamo stati. Poi tre presentazioni del libro Fatìa, di cui una è andata quasi deserta. Le regole e le linee guida sono talmente stringenti; i continui bollettini; la paura istillata nelle generazioni più anziane (che poi sono il nostro pubblico) hanno creato una situazione paradossale, per cui niente rischi inutili, almeno per i prossimi mesi. E quando mi riferisco ai rischi non parlo solo dei contagi ma di investimenti, che andrebbero a sbattere nel muro della paura e delle normative confuse e folli: prenotazione, misurazione febbre, distanziamento, mascherina, tracciamento dei numeri di cellulare del pubblico. Non ce la sentiamo.

Ma è anche vero che chi è creativo difficilmente può restare fermo, così il Cantastorie Carlo Barbera è a lavoro per la creazione di un nuovo spettacolo da portare in scena il prossimo anno in estate e forse potrebbe aprirsi qualcosa per la prossima primavera, sempre che la situazione epidemiologica possa dare al Governo la volontà di aprire minimamente un po' di più a chi vive della propria fantasia.